La Liguria merita di più, soprattutto per le nuove generazioni. Oggi, troppi professionisti, dai geometri ai laureati, affrontano un mercato del lavoro che non offre la stabilità e il riconoscimento che meritano. È tempo di cambiare.
Chi ha fatto studi tecnici, si trova spesso senza contratti stabili, intrappolato in un sistema che non riconosce il loro valore. Serve una riforma delle strutture obsolete, garantire il riconoscimento delle qualifiche e creare percorsi che portino a un’occupazione sicura e dignitosa. La modernizzazione della formazione professionale è essenziale per assicurare un futuro all’altezza delle capacità delle nuove generazioni.
Allo stesso tempo, la realtà dei laureati è difficile: dopo anni di formazione, chi può permetterselo trova lavoro all’estero, chi resta invece è costretto ad accettare lavori mal pagati e precari. Serve un cambiamento: riformare le leggi sul lavoro e introdurre un salario minimo equo che rifletta il valore del lavoro svolto. È fondamentale creare un collegamento concreto tra istruzione, lavoro e territorio per offrire ai giovani liguri la possibilità di costruirsi una vita dignitosa nella propria terra.
Le donne affrontano poi sfide ancora maggiori. La disparità di genere continua ad essere una piaga nel mercato del lavoro: sottopagate, sottoccupate e discriminate. È necessario garantire le pari opportunità, affinché ogni donna possa crescere e realizzarsi professionalmente, senza barriere ingiuste.
Lavoriamo per una Liguria dove le nuove generazioni possano essere protagoniste del proprio futuro. È possibile modernizzare i settori professionali, riformare il mercato del lavoro e promuovere una reale uguaglianza. Insieme possiamo costruire una Liguria dove il lavoro significa dignità, sicurezza e futuro.